venerdì 20 agosto 2010

Azione Studentesca sugli abbonamenti agevolati agli studenti svantaggiati

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Ammontano a settecentocinquanta mila euro i fondi che l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Salerno ha deciso di destinare alle agevolazioni per il trasporto degli studenti disabili o svantaggiati.
«L’importanza di tali decisioni politiche è facilmente intuibile ed immediatamente rintracciabile nell’attenzione posta verso il bene della comunità – dichiara Luigi Di Martino, portavoce di Azione Studentesca in una nota condivisa dalla Giovane Italia di Salerno, unico movimento giovanile del PdL – e ci rende orgogliosi dell’operato dell’Amministrazione Cirielli, unica che dopo anni ha posto tra le priorità l’edilizia scolastica e le politiche giovanili, in modo concreto e senza sprecare risorse. Vorremmo ricordare, infatti, che tali fondi sono resi disponibili grazie ai tagli alla manifestazione Exposcuola, che nulla aggiungeva alla qualità delle scuole salernitane e alla vita degli studenti. In questi giorni ci attiveremo per aiutare quanti vorranno presentare domanda per accedere ai fondi. Per trovare i nostri contatti basta visitare il sito azionestudentescasalerno.blogspot.com».

Per accedere ai bandi, visitare la sezione "avvisi, bandi, concorsi, esiti"

mercoledì 14 luglio 2010

Pubblicata la data dell'inizio della maturità 2011

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Il Ministero della Pubblica Istruzione ha reso nota la data di inizio della Maturità 2011 e le date di inizio e di fine anno scolastico a seconda delle regioni, durante le quali le scuole resteranno chiuse. In attesa di sapere se dal prossimo anno scolastico la terza prova dell'esame di maturità sarà sostituito dalla Prova Invalsi a carattere nazionale (negli scorsi giorni Mariastella Gelmini ha espresso la volontà di introdurre il Test Invalsi alla maturità dal 2012, ma l'introduzione di questa prova nazionale potrebbe essere anticipata al 2011), gli studenti che a settembre inizieranno l'ultimo anno delle scuole superiori possono già sapere il giorno di inizio della maturità 2011: mercoledì 22 giugno 2011.
E' stato inoltre deciso il calendario scolastico 2010/2011 con le date di inizio e di chiusura delle scuole (ogni regione poi deciderà le date specifiche per le festività di Natale e di Pasqua). Le scuole inizieranno tra il 9 ed il 20 settembre 2010, mentre si chiuderanno tra l'8 ed il 16 giugno 2011. L'unica regione italiana che non ha ancora reso note le date di apertura e di chiusura delle scuole è il Molise.
Ecco l'elenco completo delle date di inizio delle lezioni scolastiche per il 2010/2011 nelle varie regioni:
- 9 settembre 2010: Trentino;
- 13 settembre 2010: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto;
- 14 settembre 2010: Emilia Romagna;
- 15 settembre 2010: Campania, Sardegna e Toscana;
- 16 settembre 2010: Basilicata, Marche e Sicilia;
- 20 settembre 2010: Abruzzo, Liguria e Puglia.
Ed ecco l'elenco completo delle date di fine delle lezioni scolastiche per il 2010/2011 nelle varie regioni:
- 8 giugno 2011: Marche e Puglia;
- 9 giugno 2011: Veneto;
- 10 giugno 2011: Sardegna;
- 11 giugno 2011: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta;
- 15 giugno 2011: Liguria;
- 16 giugno 2011: Trentino.

mercoledì 16 giugno 2010

Blocco degli scrutini anche a Salerno...

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Apprendo dalle massime testate giornalistiche nazionali, che i sindacati di base della scuola pubblica hanno organizzato un "Blocco degli Scrutini" per protestare, ancora una volta, contro i fantomatici tagli nella scuola pubblica fatti dal Ministro Gelmini e dal Ministro Tremonti.




A Salerno, sono stati bloccati circa quattrocento scrutini, determinando una paralisi all' interno della scuola pubblica salernitana, in quanto basta l'assenza di un solo insegnante per determinare il blocco e lo spostamento di un intero consiglio di classe. In un istituto superiore salernitano, è bastato l'assenza di un solo insegnante per bloccare ben otto consigli di classe e di conseguenza, questi sono stati spostati, determinando uno spreco inutile di risorse.



Inoltre, i veri "perdenti" di tutte queste proteste che non porteranno a nessun risultato, sono gli studenti, che rischiano di non essere valutati nei tempi determinati dalla legge.



Penso che sia necessario che si adottino seri provvedimenti disciplinari contro quei docenti che nei giorni di protesta non hanno svolto il loro dovere, mettendo in difficoltà vari presidi di istituto, che si sono visti "sballare" tutti i programmi dei vari consigli di classe, determinando un inutile spreco di risorse economiche.



Penso, a questo punto, che se i sindacati di base sono tanto propensi a sprechi del genere, non si accorderanno mai con chi gli sprechi li vuole evitare e con chi vuole fare della scuola italiana l'eccellenza che gli apparteneva, accatastando fuori dalla scuola pubblica tutti gli insegnati "parassiti" che non sono in grado di svolgere il loro dovere.

mercoledì 2 giugno 2010

Campo Cyrano 2010 - Campo Estivo Studentesco

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Il campo si svolgerà a Sorrento dal 9 all’ 11 Luglio e deve diventare un’occasione d’incontro per tutti gli studenti d’Italia che vogliono passare tre giorni insieme nella splendida cornice della costa sorrentina e unire la capacità di divertirsi in modo sano e di confrontarsi insieme sul futuro della scuola italiana. Il programma del campo è in via di elaborazione, ma vedrà alternarsi dibattiti politici,momenti di elaborazione artistica e culturale a momenti ludici e di mare.
E’ già in linea il sito del campo all’indirizzo www.campocyrano.it.
È importante diffondere la notizia del campo fra tutti gli studenti per permettere la partecipazione del maggior numero di persone possibili.
Il costo del campo è di 30€ a testa fino a venti anni e di 45€ per gli altri.
Per info e prenotazioni, per chi volesse partire da Salerno, può contattare Luigi - 3400670006, o Emidio - 3287839573.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!

mercoledì 12 maggio 2010

Superiori: il Voto di Religione farà media.

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Il Consiglio di Stato stabilisce che gli insegnanti di religione hanno diritto a partecipare agli scrutini ed il loro voto può fare media per gli studenti che scelgono di seguirla.

Con una sentenza della scorsa estate, il Tar aveva dichiarato illegittima la partecipazione dei docenti agli scrutini, in quanto "lo Stato italiano non assicura la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni o per chi dichiara di non professare alcuna religione, in etica morale pubblica". Il Ministro Gelmini aveva subito criticato la decisione del Tar, e si rivolse al Consiglio di Stato. Ed ora è arrivata la nuova sentenza che riammette a tutti gli effetti gli insegnanti di religione agli scrutini.
Il Consiglio di Stato appoggia il Ministro della Pubblica Istruzione Gelmini dicendo che gli insegnanti di religione hanno diritto come qualsiasi altro docente a far valere i propri voti durante gli scrutini e gli studenti che scelgono di seguire l'ora di religione possono ricevere per questo ulteriori crediti. Il voto di religione farà media insieme agli altri voti per tutti gli studenti che la seguono. Mentre per chi non segue l'ora di religione, la media dei voti sarà fatta soltanto sulle altre materie, escludendo quindi la religione.

Secondo il Consiglio di Stato, infatti, non è discriminatorio dare la possibilità ai docenti di religione di partecipare agli scrutini di quegli studenti che non hanno scelto di seguire la loro materia, anche se sono una minoranza nella classe. Ed è giusto che il voto di religione possa fare media per gli studenti che la seguono, come tutte le altre materie. L'ora di religione può servire, a chi la segue, ad acquisire crediti formativi come qualsiasi altro corso extrascolastico.

Il Ministro Gelmini ha annunciato con grande soddisfazione "la notizia che il Consiglio di Stato, ha riconosciuto la legittimità delle ordinanze nelle quali si stabiliva che ai fini dell’attribuzione del credito scolastico, determinato dalla media dei voti riportata dall’alunno, occorreva tener conto anche del giudizio espresso dal docente di religione. Il Consiglio di Stato infatti ha stabilito che, nel caso l’alunno scelga di avvalersi di questo insegnamento, la materia diventa per lo studente obbligatoria e concorre quindi all’attribuzione del credito".

Alla pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato, subito si sono scatenati sul web i “commentatori”: c’è qualche alunno che è favorevole a tale decisione perché così alza la media dei propri voti scolastici e chi è contrario, definendo tale ordinanza incostituzionale, perché l’Italia dovrebbe essere un paese laico.

L’ora di religione è, secondo i programmi ministeriali, un’ ora durante la quale vengono insegnate le varie religioni del mondo e non solo quella cattolica: perciò non si può definire tale provvedimento incostituzionale. In teoria. In pratica, invece, non è così perché in alcuni casi l’ora di religione è spesso confusa, dai docenti stessi, con l’ora di catechismo, durante la quale viene insegnata solo la religione cattolica. Altro metodo, quello più adoperato dai docenti e più amato dagli alunni, è quello di “passare” l’ora di religione non facendo nulla, magari ripetendo le materie delle ore successive.

sabato 8 maggio 2010

La fine dell’autorità scolastica, fra aggressioni e menefreghismo.

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Dagli ultimi avvenimenti di cronaca, apprendo che in una scuola della periferia di Napoli, un insegnante per dividere due bambini di dieci che stavano litigando, è stata aggredita da uno dei due, che gli ha addirittura rotto la milza.
Pensando su quanto accaduto, mi chiedo, com’è possibile che un bambino a dieci anni aggredisca una persona, tra l’altro sua maestra? Ciò mi fa riflettere molto sulle basi morali sulle quali il bambino è cresciuto. Provenendo da una famiglia per bene, a differenza di quanto si possa pensare visto il luogo dell’accaduto, cosa può aver procurato tanta ira in questo bambino da mandare all’ospedale la sua maestra? A questo punto mi vengono in mente due dubbi sui quali la nostra società dovrebbe interrogarsi: come è possibile che una maestra venga aggredita da un suo allievo? La nostra società è talmente priva dei valori fondamentali che servono per un “quieto vivere”?
Per quanto concerne il primo quesito, concordo il pensiero del Ministro dell’ Istruzione Gelmini, che in una intervista rilasciata ad una emittente televisiva, dichiarò che verrà il giorno in cui i professori e gli insegnanti non avranno più autorità nelle aule.
Come si deve evitare questo? Sembrerà strano, ma secondo me, tornare ai vecchi sistemi di insegnamento, che erano sicuramente molto rigidi ma efficaci, non è una cattiva idea. Bisogna ritornare alla scuola del rigore, dove l’insegnante è rispettato. Di conseguenza, visto che alla base di qualsiasi società moderna vi è l’istituzione scolastica, se la scuola continua ad assumere questo atteggiamento superficiale e al quanto menefreghista sulla formazione morale degli alunni, come potrà formarsi una società degna di questo nome? Le basi, i valori, le regole del “vivere insieme”devono servire da insegnamento ai giovani, perché loro saranno il nostro futuro, e se già dai primi anni assistiamo ad aggressioni a persone che,in talune circostanze, rappresentano lo stato, quale futuro può mai aspettarci?
Penso,allora, che le cause di questa “società fallita”, possano essere attribuite solo ad una grande istituzione:”lo stato!”. Lo Stato non è più in grado, a mio avviso, di controllare la società; può solamente porre rimedio, per mezzo della giustizia, ai fatti già compiuti, ma non riesce più a far evitare situazioni e circostanze sgradevoli, determinate dal comportamento scorretto di taluni soggetti.
Si avverte il bisogno, ora più che mai, della costante presenza sul territorio da parte dello Stato, che può essere rappresentato anche dalle forze dell’ordine (in minima parte), anche se così non è stato nella zona dove è avvenuto il misfatto, infatti lo sforzo maggiore deve essere compiuto dalla scuola che, tramite l’insegnamento e la propensione alla cultura, deve indirizzare i nuovi giovani cittadini al rispetto dei valori morali vigenti nelle “vere società”.

lunedì 3 maggio 2010

Edilizia Scolastica : renditi conto di quanto rischi ogni giorno nella tua scuola!

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Forse noi ragazzi non ci siamo mai chiesti se frequentiamo scuole che ci possano dare sicurezza dal punto di vista strutturale e non solo…. Penso che sia paradossale che nel XXI sec. rischiamo ogni giorno la nostra vita. La cultura e l’istruzione non possono avere un così alto prezzo e , soprattutto, non dobbiamo pagare con la nostra vita l’inefficienza degli organi pubblici. Bisogna reagire, far sentire la nostra voce che troppe volte non viene ascoltata. E’ fondamentale partire dalla base, iniziare a saperci muovere con intelligenza per cercare di raggiungere importanti obiettivi per noi studenti.

Qui sono elencati i requisiti che una scuola “normale” dovrebbe avere!!

                                             SCUOLE SUPERIORI
Mq lordi per classi -  Da 166 a 307
Mq lordi totali per alunno -  Da 6,65 a 12,28
Altezza in mt. di aule, biblioteche, uffici, infermeria e mensa -  3
Altezza palestra in mt. (regolamentare) -  7,50
Area minima per la costruzione di edifici scolastici in mq -   Da 6.620 a 33.900
Mq netti per alunno in classe -  1,96
Nr. persone per classe D.M. antincendio, affollamento massimo, norme di esercizio -  25
Area verde alberata ed attrezzata rispetto all’area totale - 66,6%
Mq totali per alunno -  26


La scuola deve contribuire ad uno sviluppo qualitativo e una collocazione sul territorio adeguati alla costante evoluzione delle dinamiche formative, culturali, economiche e sociali.
Partendo proprio dalla struttura, come scritto nel decreto ministeriale del ’75, visto l'art. 11 della legge 24 luglio 1962, n. 1073; l'art. 3 della legge 18 dicembre 1964, n. 1358;e il decreto del Presidente della Repubblica 1° dicembre 1956, n. 1688; l’edificio scolastico deve essere:
i) deve essere generalmente di forma regolare e possibilmente pianeggiante;
ii) non deve insistere su terreni umidi o soggetti a infiltrazioni o ristagni e non deve ricadere in zone franose o potenzialmente tali; inoltre le caratteristiche meccaniche devono essere tali da non esigere fondazioni speciali che possano incidere eccessivamente sul costo totale della costruzione;
iii) deve avere accessi sufficientemente comodi ed ampi muniti di tutte le opere stradali che assicurino una perfetta viabilità;
iv) deve consentire l'arretramento dell'ingresso principale rispetto al filo stradale in modo da offrire sufficiente sicurezza all'uscita degli alunni;
v) non deve avere accessi diretti da strade statali e provinciali.
La scuola deve, inoltre, prevedere tutti i locali e gli spazi necessari:
i) per lo svolgimento dei programmi didattici e delle attività parascolastiche;
ii) per lo svolgimento dei programmi di insegnamento dell'educazione fisica e sportiva;
iii) per le attività di medicina scolastica a norma del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1967, n. 1518.
L'edificio, quindi, deve essere progettato in modo che gli allievi possano agevolmente usufruire, attraverso gli spazi per la distribuzione orizzontale e verticale di tutti gli ambienti della scuola, nelle loro interazioni e articolazioni ed, inoltre, raggiungere le zone all'aperto.
Ciò comporta che le attività educative si svolgano per la scuola secondaria di secondo grado, normalmente su tre piani.

Passando poi all’aula dove si svolgono le lezioni e dove ogni alunno deve potersi sentire a suo agio per poter adempiere ai suoi doveri e poter interagire con i suoi compagni e i suoi insegnanti. La classe pertanto deve:
i) consentire lo svolgersi completo o parziale (ai livelli di informazione, di progetto, di verifica, di comunicazione) delle materie di programma da parte degli allievi, sia individualmente, sia organizzati in gruppi variamente articolati;
ii) poter accogliere nel suo ambito tutti quegli arredi e attrezzature per il lavoro individuale, o di gruppo, necessari oggi o prevedibili in futuro, in conseguenza di quanto detto (arredi mobili e combinabili, attrezzature audiovisive, lavagne luminose, laboratori linguistici o macchine per insegnare, impianti di televisione a circuito chiuso ecc.);
iii) avere uno spazio complementare rispetto all'intero spazio della scuola, in quanto esaurisce solo una parte delle attività scolastiche e parascolastiche. 

Esso, pertanto, non può costituire elemento base da ripetere in serie lungo un corridoio di disimpegno, ma dovrà, quanto più possibile, integrarsi spazialmente con altri ambienti, sia direttamente, sia attraverso gli spazi per la distribuzione.
Per concludere ecco elencate tutte le condizioni di sicurezza che dovrebbero esserci in una scuola. Esse riguardano principalmente:
i) la stabilità degli edifici in condizioni normali o eccezionali (terremoti, alluvioni, ecc.);
ii) la sicurezza degli impianti, sia nell'uso che nella gestione;
iii) la difesa degli agenti atmosferici;
iv) la difesa dei fulmini;
v) la difesa degli incendi;
vi) la difesa microbiologica.

Questi sono solo pochissimi passi del decreto ministeriale riguardante la struttura della scuola. Guardandoci intorno, penso non ci siano casi in cui un ragazzo si possa sentire realmente sicuro all’interno della scuola. Fino a questo momento tutti noi ragazzi abbiamo continuato a frequentare edifici fatiscenti e costruiti senza il minimo rispetto della legge, ora è il momento di reagire. Non possiamo continuare a vivere la nostra vita scolastica passivamente, senza preoccuparci delle condizioni dell’edificio in cui per quasi due terzi dell’anno studiamo e trascorriamo buona parte delle nostre giornate. Non interessarsi ai problemi della scuola è come fregarsene dei problemi della propria casa. 

Noi ragazzi dobbiamo sentirci a nostro agio all’interno della scuola per poter svolgere al meglio i nostri compiti.
 
Per troppo tempo non si è fatto mai nulla per risolvere queste complesse problematiche, né tantomeno noi ragazzi abbiamo tentato di farlo,adesso, però, è arrivato il momento di far sentire la nostra voce e mostrare a tutti le nostre idee, per rendere la nostra scuola un luogo destinato non soltanto allo studio ma anche alla collaborazione tra alunni e professori, allo sport , alla ricerca e ad altre tante attività interessanti e formative.
 
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